E’sempre più necessario ritrovare la nostra memoria storica e le nostre radici. E’ la sintesi del convegno organizzato a fine-agosto da Antonio Boccia a Lauria (Potenza), presso il Palazzo Vescovile alla presenza di un folto e attento pubblico. Interventi,tra gli altri, di Boccia, del vice-sindaco dr. Lamboglia, di Monsignor Cantisani e del prof. Mario De Cunzo. La storia andrebbe letta senza preconcetti e ideologie e nel 1806 il Regno di Napoli (e la città di Lauria) subirono un’invasione con massacri e saccheggi troppo spesso dimenticati. Questi, in sintesi, alcuni esempi (alcuni inediti) di violenze francesi venuti alla luce nel corso del convegno: la profanazione della Chiesa matrice di san Nicola, l’incendio della collegiata di S.Giacomo; l’argenteria svaligiata nel Palazzo Vescovile; il polittico di Ippolito Borghese “rivenduto” il 10 agosto dai mercanti all’asta al Priore del protoconvento di S.Antonio; il complesso della Sanità depredato, ridotto a bivacco e infine diruto; la chiesa di S. Gaetano depredata e ridotta a stalla; la “fucilazione” della statua di S.Rocco (ancora visibile); il monastero di San Berardino con 13 frati uccisi, la biblioteca incendiata, il furto del materiale pergamenaceo medievale… Altro che “riforme”, altro che”libertà e fraternità”…
di Gennaro De Crescenzo
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