La vignetta di Giannini sulla prima pagina del Corriere della Sera del 20 febbraio ritraeva gli attuali esponenti del PD con la didascalia “L’esercito di Franceschiello”. Il riferimento, secondo uno dei più abusati luoghi comuni, è all’esercito dell’ultimo re delle Due Sicilie, Francesco II di Borbone. Per fortuna una nuova e più corretta storiografia sta portando alla luce verità finora dimenticate sul “Risorgimento” italiano e sulla propaganda anti-borbonica di quel periodo alla quale si lega la storia di un esercito che al contrario fu fiero e determinato fino alla fine del Regno. Decine di migliaia  di soldati napoletani (come è riportato anche da diversi interventi di Civiltà Cattolica), furono relegati nei “campi di concentramento” del Nord voluti dai Savoia solo perché non “vollero giurare fedeltà a quel re che ritenevano straniero”, preferendo la morte al tradimento della loro antica Patria. Esempio di una dignità eroica che proprio non riusciamo ad associare alla confusione degli attuali quadri del PD.  
di Gennaro De Crescenzo