In Senato è stato appena approvato il primo provvedimento relativo al federalismo con il consenso, di fatto, del centro-sinistra e tra applausi e commozioni del centro-destra. Il cammino sarà ancora lungo e i risultati finali non li conoscono (a quanto pare) neanche gli estensori del progetto.
Certo è che facciamo fatica a pensare che un provvedimento salutato con abbracci, lacrime e baci tra i senatori della Lega Nord possa essere un provvedimento positivo per il Sud. E quello che preoccupa di più non è neanche l’entusiasmo ovvio e naturale dei leghisti ma il silenzio e la partecipazione più
o meno convinta di tutto lo schieramento parlamentare di qualsiasi regione e di qualsiasi partito.
Anni fa giornali e politici erano sempre pronti ad indignarsi di fronte alle proposte di Bossi: oggi
si fa a gara per dimostrare la bontà di certe scelte. E pure ammesso per assurdo che ci sia qualcosa
di buono per noi, con le classi dirigenti che ci ritroviamo (o non ci ritroviamo) c’è poco da sperare.
Qualcosa non quadra. E non ci convince. Niente da festeggiare.

G.D.C.