(ANSA) – NAPOLI, 6 DIC – Il Movimento Neoborbonico annuncia una richiesta giudiziaria ”per i primi danni nazionali provocati dai Savoia” per i 443 milioni di lire-oro ”trafugati nel 1861 nel Banco di Napoli e di Sicilia”, pari – secondo i promotori – a circa mille milioni di euro, da destinare all’incremento di offerta di lavoro nel Sud. Secondo l’associazione culturale neoborbonica ”oggi e’ una data storica per il Mezzogiorno d’Italia perché a Gaeta, nel Lazio, ma fino al 1861 in Terra di Lavoro, provincia napoletana, il Consiglio Comunale darà il via alla prima azione di risarcimento danni per i massacri e le distruzioni risorgimentali fatti dai Savoia. I discendenti attuali, ancora proprietari di tanti beni depredati a Sud a fine Ottocento, hanno avuto l’impudenza di chiedere i danni per il giusto esilio decretato dalla repubblica italiana”.
Per i Neoborbonici ”farebbero bene, invece, a preoccuparsi delle tante azioni, come quella che nasce da Gaeta, che potrebbero intentare le centinaia di città meridionali messe a ferro e fuoco dai soldati di Vittorio Emanuele II. Farebbero bene, altresì, a imparare un po’ di storia viste le loro dichiarazioni in merito che attribuiscono allo stato italiano eventuali responsabilità per l’assedio di Gaeta. Lo stato d’assedio durò dal 5 novembre 1860 al 13 febbraio 1861 ma il Regno d’Italia fu proclamato solo il 17 marzo 1861”. (ANSA).
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